Il martello: siamo davvero sicuri di conoscerlo?

Tra i diversi utensili che sono presenti nella nostra cassetta degli attrezzi, il martello è uno di quelli che usiamo più di frequente: ma siamo sicuri di conoscere davvero tutte le sue caratteristiche e le sue potenzialità? Chiamato mazzuolo nel caso in cui la testa sia realizzata con un materiale tenero, questo strumento viene adoperato per battere colpi, e in genere ha una massa inferiore al chilogrammo: è proprio quest’ultima ad assicurare l’energia cinetica necessaria per il colpo. La massa è innestata su un manico, attraverso il quale l’attrezzo può essere impugnato, ed è caratterizzata dalla presenza di un occhio, che favorisce l’inserimento del manico.

L’estremità del martello che batte è chiamata testa o bocca, mentre la penna è la parte più sottile, che può essere sfruttata per lisciare, per estrarre i chiodi o per compiere altre operazioni complementari. Per quel che riguarda il manico, infine, nella maggior parte dei casi è realizzato in legno, con un innesto di sede divergente che lo vincola alla massa; una bietta introdotta a un’estremità del manico può essere in grado di migliorare la sua stabilità.

Il martello: uno, nessuno, centomila

martelloA seconda dell’impiego che se ne deve fare, il martello può essere declinato in tante varianti differenti, che si distinguono l’una dall’altra in funzione della forma della massa. Abbiamo, per esempio, i martelli da geologo e quelli da corniciaio, ma anche i martelli da carpentiere, che sono concepiti e realizzati per garantire l’inserimento dei chiodi tramite il profilo presente sulla bocca (mentre la loro estrazione è resa possibile dall’estremità biforcuta). Proseguendo nella rassegna degli attrezzi, ci possiamo imbattere nei cosiddetti sledgehammer, che sono i martelli da fabbro, noti anche come mazze, e nei martellini da tappezziere, che si caratterizzano per la notevole leggerezza e per le estremità affusolate.

C’è, poi, il maleppeggio, un particolare utensile che ha la forma di un piccone di piccole dimensioni, realizzato in acciaio. Pesa al massimo mezzo chilo ed è lungo non più di 30 centimetri: mentre il manico di solito è in legno di frassino, la lega d’acciaio è il materiale che forma la massa lavorante, le cui sezioni terminali sono sagomate come le punte di uno scalpello. A volte il manico può essere anche in plastica. In casa, questo tipo di utensile può essere utilizzato, nell’ambito del fai da te o dagli appassionati di bricolage, per l’esecuzione di demolizioni, quando si ha la necessità – per esempio – di scavare degli alloggiamenti o delle nicchie.

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